Scuola Secondaria

Istituto Comprensivo di Torrile

rodari promemoria

Nel pomeriggio di mercoledì 13 marzo, don Luigi Ciotti ha incontrato i ragazzi e le ragazze delle nostre seconde medie. Erano presenti anche il Sindaco (che ha portato un saluto a nome della cittadinanza), gli assessori della Giunta Comunale, il coordinatore provinciale di Libera Carlo Cantini, il dirigente scolastico e un’ampia rappresentanza del personale docente e non docente della scuola.

Don Ciotti, che era stato invitato dai ragazzi della 2A, ha risposto alle domande dei nostri studenti, parlando per un’ora e mezza di lotta alla mafia e di promozione della legalità e della giustizia.

Ha iniziato con una rievocazione della figura di Giovanni Falcone (da lui conosciuto personalmente) e ha ricordato che Libera è nata vent’anni fa proprio in risposta agli assassini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’idea era quella di non lasciare sole le forze dell’ordine e la magistratura nella lotta alla mafia, coinvolgendo la società civile attraverso centinaia di associazioni sparse in tutta Italia.

Tra le svariate attività che oggi Libera svolge, vi è la promozione dell’effettiva applicazione della legge 109/96 che prevede il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.

Durante l’incontro vi sono stati diversi momenti di grande emozione come quando don Ciotti ha ricordato l’agente di scorta Roberto Antiochia che nell’agosto del 1985, pur essendo in ferie, partecipò spontaneamente alle indagini sull’omicidio del commissario Beppe Montana e venne assassinato insieme al commissario Antonino Cassarà.

Un altro episodio commovente è stato quello della mamma dell’agente Antonio Montinaro, capo della scorta di Giovanni Falcone, che piangeva perché il nome del figlio non era stato pronunciato durante una cerimonia di commemorazione. Anche per questo è nata l’idea di celebrare ogni anno il 21 marzo la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tute le mafie.

Ai ragazzi don Ciotti ha raccomandato di coltivare il senso della responsabilità nella vita di tutti i giorni, non solo adempiendo ai propri doveri familiari e scolastici, ma anche attraverso l’attenzione agli altri, soprattutto verso coloro che hanno più bisogno, anche semplicemente con una parola o un gesto di conforto.

Al termine tutti i presenti, adulti e ragazzi, hanno convenuto che si è trattato di un’esperienza dal grande impatto emotivo, nel corso della quale don Ciotti è riuscito trasmettere la forza e la passione di una vita spesa nella difesa dei valori di giustizia e di solidarietà.

 don Ciotti con i ragazzi

don Ciotti durante lincontro